Questa visione, per certi versi utopica, è stata ripresa negli anni da vari progetti italiani con un importante apporto di cittadini svizzeri, in particolare Locarnesi:
Nel 1888 il Municipio di Locarno instituì una commissione di esperti per studiare la fattibilità del ripristino della via d’acqua a scopo commerciale per il trasporto delle merci dal Lago Maggiore verso Milano, dove parallelamente si lavorò allo stesso progetto.
Nel 1914 l’ing. Giovanni Rusca di Locarno riportò sul tavolo il progetto del ripristino dell’idrovia. A causa dell’avvento del fascismo però, quest’idea venne temporaneamente accantonata negli ambienti italiani.
Nel 1935, con l’appoggio ufficiale del Governo del Canton Ticino, fu costituita l’Associazione Locarno-Venezia con lo scopo di portare avanti l’idea del collegamento fluviale. Alla fine della seconda guerra mondiale l’Associazione fu incaricata di sondare l’ interesse del Governo italiano per la costituzione di una commissione italo-svizzera a cui affidare l’esame di tutta la tematica. La missione ebbe esito concreto e nel ventennio successivo l’attività dell’Associazione fu molto intensa tanto.
Nel 1947 l’associazione contava addirittura 264 soci tra Enti Pubblici, persone giuridiche e fisiche.
Nel 1952 furono presentati al pubblico due progetti per la realizzazione di UN porto commerciale sul Piano di Magadino. Questi studi, elaborati dall’ing. Giovanni Lombardi di Locarno, prevedevano la costruzione di un porto franco e una zona industriale con raccordo d’interscambio ferroviario per il trasporto di merci verso la capitale lombarda. Nel 1965 le autorità svizzere decisero purtroppo di abbandonare tutti i progetti idroviari, ad eccezione di quelli per il Reno, optando per lo sviluppo della rete autostradale in tutta la Svizzera. Da quel momento l’entusiasmo e le attività propositive dell’Associazione andarono scemando e le attività si ridussero alle partecipazioni a convegni, tavole rotonde, mostre e altro.
Negli ultimi anni, grazie alle iniziative e all’entusiasmo delle Regioni di Lombardia e Piemonte è rinato un forte interesse per il progetto, che sta acquistando un’importante valenza storico-culturale e turisticasoprattutto grazie alla prospettiva di EXPO Milano 2015, il cui sito sarà circondato dall’acqua proveniente dai canali della nostra idrovia.
Il 25 giugno 2008 in un’assemblea generale ordinaria a Locarno fu quindi deciso di ricostituire l’Associazione. Furono rivisti e aggiornati gli Statuti e abbandonato l’ambizioso obiettivo della promozione di un collegamento commerciale a favore di un progetto a valenza turistico-culturale e naturalistica. Con l’adesione della Città di Milano, il nome dell’Associazione mutò da Locarno-Venezia a Locarno-Milano-Venezia.
Oggi l’Associazione Locarno-Milano-Venezia riveste il ruolo di coordinatore dei vari progetti, svolgendo il compito di promozione e sostegno delle varie attività che vengono proposte lungo la via d’acqua.
Quale capofila per parte svizzera segue attualmente il progetto interreg Slowmove, approvato nel 2019, assieme alla Provincia di Novara (capofila italiano), la Regione Lombardia, il Consorzio Villoresi, i Parchi del Ticino lombardo e piemontese e il Comune di Castelletto Ticino.