Progetto Interreg SlowMove 2019 – 2022 – sommario

Il progetto internazionale Interreg “SlowMove – Ponti d’acqua verso il futuro: lo sviluppo del trasporto lungo il Lago Maggiore, il Ticino ed il sistema dei canali”, iniziato nel 1999 tra Provincia di Novara in Piemonte e Locarno, Cantone Ticino, Svizzera, sta per volgere al termine. Una descrizione.

Dal XII secolo le vie dell’acqua si svilupparono quale metodo più interessante di collegamento commerciale tra il sud delle Alpi e Milano: lungo il Lago Maggiore, il fiume Ticino sub lacuale e i Navigli fino alla Darsena di Milano che ne rappresentava il porto commerciale principale. Ancora nel 1953 la Darsena era al tredicesimo posto nella classifica dei porti nazionali italiani per ricevimento merci.

Sull’acqua è anche giunto a Milano dal XIV secolo, il marmo bianco/rosa con cui è stato costruito il Duomo, dalla cava di  Candoglia, nel comune di Mergozzo in Piemonte, situata circa 130 km nord della città.

1 – Locarno, Lago Maggiore, Svizzera, con le sue barche e vele da lago, come era verso la fine del XIX secolo

Oggi, come da decenni, degli irriducibili entusiasti non solo in Piemonte, Lombardia e Ticino ma anche in Emilia-Romagna e Veneto, si impegnano per ripristinare una navigazione di linea continua tra Lago Maggiore e Milano, eliminando gli ultimi due ostacoli di ingegneria idraulica e quelli normativi che ancora ne ostacolano la sua piena fruizione.

2 – Sul Lago Maggiore in questi tempi, in direzione di Stresa e della conca della Miorina

L’associazione Locarno – Milano – Venezia, con sede a Locarno in Svizzera sul Lago Maggiore, capolinea nord della linea, collabora a diversi progetti internazionali volti a progressivamente rivitalizzare non solo l’antica via d’acqua che collega il sud delle Alpi, passando sul fiume Ticino inferiore al confine con il Piemonte, e con la metropoli lombarda tramite i suoi canali e Navigli.

3 – La conca (chiusa) della Miorina a Golasecca, provincia di Varese, connessione esistente tra il Lago Maggiore e il Fiume Ticino sub lacuale

Oltre a ciò, desidera anche riconnettere la navigazione tra Milano e Pavia lungo l’esistente Naviglio pavese. Ciò, per raggiungere navigando il fiume Ticino inferiore e il fiume Po, e su questi il Mare Adriatico, Venezia e Trieste.
Un collegamento idroviario spettacolare, dunque, che collegherebbe in continuo le Alpi svizzere con le regioni italiane di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e il mare.

L’ultimo progetto sud alpino Interreg Slowmove 2019-2022, ha collocato la propria area di intervento tra il fiume Ticino sub lacuale e Lago Maggiore, tra Piemonte, Lombardia e Cantone Ticino in Svizzera.

Vi hanno partecipato quali capofila di progetto la Provincia di Novara – per l’Italia – e l’Associazione Locarno-Milano-Venezia per la Svizzera, mentre come partner il Consorzio Bonifica Est-Ticino Villoresi, l’Ente di gestione delle Aree protette del Ticino e Lago Maggiore, le Regioni Piemonte e Lombardia e il Cantone Ticino, il Parco lombardo Valle del Ticino e il Comune di Castelletto Sopra Ticino.

4 – Il fiume Ticino sub lacuale, immagine presa dalla riva piemontese verso quella lombarda

Il progetto ha incluso sia azioni che mirano ad agevolare la percorribilità dell’Idrovia che da Locarno sul Lago Maggiore permette lungo il fiume Ticino e i Canali e Navigli lombardi di raggiungere Milano (portolano on line, integrazione di nuovi approdi ed ormeggi, carta del tragitto Locarno Milano Venezia con evidenziazione del settore del Cantone Ticino, Piemonte e Lombardia fino a Pavia), sia mettendo in rete interventi strutturali già realizzati (per es. la conca della Miorina, le conche del nodo idraulico del Panperduto) e/o programmati (per es. la futura nuova conca di Porto della Torre).

Sono anche state adottate azioni che favoriscono l’elettro mobilità sia terrestre sia nautica (studio di una rete di infrastrutture di ricarica elettrica, centraline di ricarica e utilizzo di veicoli e natanti elettrici di prossimità) al fine di ridurre l’inquinamento sulla e attorno l’idrovia e favorire uno sviluppo di mobilità anche nautica sostenibile.

5 – Il nodo idraulico del Panperduto e relativa conca, Somma Lombardo, Provincia di Varese, Lombardia

L’Idrovia Locarno-Milano è un crocevia storico della mobilità transfrontaliera: a ridosso dei principali corridoi europei (Reno-Alpi e Mediterraneo), in un’area a forte vocazione turistica e produttiva, vicinissima all’aeroporto internazionale di Malpensa (400 m), al centro di una fitta rete, ciclabile e sentieristica già altamente frequentata.

Questi punti di forza si scontrano con talune disomogeneità e punti di caduta che ne limitano ancora l’accessibilità. Il progetto di riqualifica e rigenerazione dei trasporti anche lenti SlowMove ha permesso di superare alcune carenze oggettive e a migliorare la fruibilità delle infrastrutture esistenti con interventi su attracchi ed ormeggi, strutture orientate a favorire la ciclabilità e una miglior conoscenza dei servizi per la navigazione (portolano, navigatore geografico) e del sistema di mobilità circostante (sito internet dell’ Associazione Locarno – Milano – Venezia, la nuova mappa stampata, Video promozionali e dei cartelloni geografici informativi sul progetto agli imbarchi).

5 – Il nuovo attracco sul Canale Villoresi presso il belvedere mozzafiato di Tornavento a Lonate Pozzolo

Il più ampio afflusso generato all’Idrovia presta attenzione al suo ambiente delicato, protetto dai parchi naturali MAB Riserva della Biosfera Ticino Val Grande Verbano del territorio che attraversano: a questo miravano i progetti d’integrazione dei servizi di gestione dei rifiuti prodotti dalle attività di navigazione presso gli imbarchi sul Lago Maggiore e lo studio per la creazione di una rete di colonnine di ricarica elettrica a servizio della mobilità lungo l’Idrovia

6 – Gommoni svizzeri al punto di ristoro, a Boffalora sopra Ticino, Milano metropolitana, Lombardia

Il programma Slowmove è terminato ma altri nuovi ambiziosi progetti congiunti si stanno delineando nel comparto, anche nel contesto della navigazione di linea pubblica e quella non di linea sussidiaria privata, con la necessità di rivedere l’obsoleta convenzione italo-svizzera che regola l’uso della navigazione nei laghi di Lugano e Maggiore, per valorizzare gli spostamenti e il turismo acqueo internazionale e interno anche culturale, tramite un miglioramento dell’offerta di trasporti nautici sostenibili con estensione della rete coordinata navigabile Fino alla Darsena di Milano.


7 – Sul Naviglio Grande, in direzione di Milano

Niccolò Salvioni, Locarno, il 13 febbraio 2023.